Avete presente i colpi di fulmine? Ecco, io grazie al mio lavoro, posso dire di essere soggetta a colpi di fulmine visivi. Ed Acqua Alta, progetto di Zanellato/Bortotto è sicuramente uno di questi.
Anno: 2013, luogo: Salone Satellite, Salone Internazionale del Mobile, Milano.
Per chi come me è sempre in cerca di talentuosi designer da raccontare in shooting fotografici, il Salone Satellite riserva sempre felici sorprese. Infatti, passando davanti ad uno stand, vengo rapita in primis da degli arazzi. Ho subito capito che in alcuni casi i soggetti erano dei muri modellati dal tempo, ma è stato avvicinandomi e leggendo il nome del progetto: Acqua Alta, che il rimando con Venezia ed al suo affascinante fenomeno è stato chiaro.
Entro nello stand e faccio la conoscenza di Daniele Bortotto, gli spiego chi sono ( per chi mi leggesse per la prima volta: una fotografa di interni che oltre a fotografare case, ama realizzare servizi di ritratto ad artigiani e designer) e gli chiedo di raccontarmi la storia che lega tutte le meraviglie che vedo esposte.
In breve, lui e Giorgia Zanellato (che in quel momento era in pausa pranzo nonostante fossero le 16, ma ahimè queste sono le tempistiche delle fiere), hanno ideato questa collezione volendo dare risalto a Venezia, una città resa unica dalle tecniche dei grandi artigiani dei tessuti e del vetro, così come dal suo essere al centro di importanti scambi nel Mediterraneo, con un patrimonio culturale e storico impareggiabile. Citando le loro parole ..”Acqua Alta come elemento che abbraccia tutte queste “arti” partendo da un fenomeno singolare. Acqua come via di trasporto e spostamento, acqua come energia, acqua come problematica che condiziona la vita dei cittadini, lasciando talvolta segni indelebili….. Acqua Alta è la conseguenza di un’attenta osservazione di diversi effetti provocati da un fenomeno particolare e naturale che è l’alta marea…”. I pezzi della collezione si articolano così: una serie di arazzi preziosi jacquard ( I Sestieri), un esclusivo diffusore di fragranza ambiente in vetro soffiato (Murano), una lampada di marmo (La Salina), un vaso (Passerelle) ed un tappeto (La Giudecca). Per la produzione dei prototipi destinati al Salone Satellite sono state coinvolte aziende storiche Veneziane come Rubelli per gli arazzi, Salviati per i vetri, Lorenzo Dante Ferro per le essenze e Sartori per il marmo. Successivamente, quando il progetto viene selezionato da Design Supermarket La Rinascente Rubelli acquisisce l’intero progetto per curarne la produzione. E nel 2014 la collezione si estende a pezzi di arredo prodotti per Moroso che ad oggi conta un divanetto, un tavolino ed un pouf.
Purtroppo nel 2013 Daniele e Giorgia non hanno ancora uno studio in comune (cosa che invece adesso hanno qui), dove ambientare un ritratto loro e del progetto, quindi le nostre intenzioni rimangono in stand-by per un anno abbondante. Fino a quando la mostra organizzata a Palazzo Corner Spinelli da Rubelli nel proprio showroom, non porta lì l’intera collezione e mi fa pensare che, ancora una volta con la collaborazione dell’azienda, avremmo potuto ambientare tutto in quel luogo così unico e vicino allo spirito del progetto.
Un’occhiata alle rispettive agende e a luglio, a seguito del loro workshop con il carcere di Bollate, parto e li raggiungo in uno dei lunedì più caldi del luglio 2014. Questo non ci ostacola e realizziamo un servizio che portiamo tutti e tre nel cuore, giusta conclusione direi, per il mio iniziale colpo di fulmine.
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L’amicizia e la condivisione di progetti non si fermano qui, anzi, grazie alla loro collaborazione con lo studio Dogtrot, con cui realizzano il design di Dotandcross, arredo per bambini e ragazzi, continuiamo tuttora a lavorare insieme.
Spero che questi due anni siano solo l’inizio di un lavoro che durerà nel tempo, incrociamo le dita quindi e in bocca al lupo a tutti!